Un libro di alchimia piรน famoso per le sue tavole che per il suo testo, sicuramente a ragione. Apparso per la prima volta intorno al 1530 ad Augusta, un cittร  nel sud della Germania, in Baviera. Ve ne รจ una versione Francese, conservata a Parigi col nome Il Toson d’Oro.

Attribuito a Salomon Trismosin, il cui nome รจ un richiamo a Re Salomone, il Re “Alchimista” della Bibbia e a Ermete Trismegisto, contiene 22 figure di grande qualitร  sia artistica che simbolica.

Si dice che questo Maestro sia stato il Maestro d’Arte di Paracelso.

Le tavole sono d’autore ignoto anche se il maggior indiziato รจ il famoso Albrecht Durer probabilmente il piรน grande pittore rinascimentale tedesco, con frequentazioni neoplatoniche il cui quadro piรน famoso รจ Melanconia del 1514 pieno di riferimenti simbolici ermetici.

Melencolia I (B. 74; M., HOLL. 75) *engraving *24 x 18.8 cm *1514

Il testo non puรฒ essere considerato un commentario delle tavole, alcuni simboli delle tavole non sono nemmeno nominati nel testo, anzi probabilmente testo e tavole hanno 2 genesi diverse.

Le 22 tavole sono divise in 4 parti, ed ognuna tratta della Grande Opera da prospettive diverse.

1: quattro ne descrivono i principi base.

2: sette trattano delle operazioni in sequenza.

3: sette parlano dei pianeti alchemici.

4: quattro spiegano i 4 stadi della produzione della Pietra.

All’inizio la Materia Prima viene detta Terra ma nella parte finale essa diviene Pietra dando ben chiara l’idea della raffinazione e sublimazione del lavoro alchemico.
Lo studio delle tavole nel proprio laboratorio interiore รจ di grande ispirazione per l’Alchimista in grado di usare l’Intelligenza del Cuore, a condizione che si sia giร  ad un buon livello nello studio alchemico.